L’edificio oggetto dell’intervento di ristrutturazione fa parte di un piccolo insediamento ex rurale della campagna a ovest di Canolo. E’ un basso servizio nato, agli inizi del 1900, come cantina per la vinificazione, cui in tempi più recenti, fine anni ’40, si è aggiunta, sul lato sud, una barchessa per il deposito degli attrezzi agricoli.
L’insediamento ex rurale è formato da due edifici separati: un edificio principale, del tipo a porta morta, ma dalla configurazione anomala, visto l’orientamento, la proporzione fra le parti e il coperto a 4 acque. Probabili segni di una logica evoluzione dell’assetto edilizio nel corso degli anni, legato alle pratiche agricole ed alle loro necessità.
Tutto l’insediamento ex rurale è stato piantumato con essenze autoctone, come si vede dalla tavola di Planimetria e dalla foto zenitale, oltre ad avere aree a orto per la famiglia e qualche parte a radura, tanto che si può caratterizzare come un micro ambito di biodiversità rispetto alle zone confinanti.

L’edificio oggetto dell’intervento è composto da due unità di fabbrica realizzate in tempi diversi.
Il corpo di fabbrica a nord, sviluppato su due livelli, costruito nei primi anni del 1900 ad uso cantina per la vinificazione; nel cui livello superiore si immagazzinavano le attrezzature necessarie.
Il corpo di fabbrica a sud, una barchessa, sviluppata sul solo livello terra, costruita negli ultimi anni ’40 come deposito dei macchinari agricoli.
Il corpo di fabbrica a nord presenta delle strutture murarie composte, al piano terra, da una muratura perimetrale portante di due teste, al livello superiore di una testa con raddoppio in corrispondenza dell’appoggio delle capriate, con mattoni in laterizio 28×14 cm.
La pavimentazione del piano terra, appoggiata al sottostante terreno, è costituita da pianelle in laterizio, con parti piane ai lati lunghi e una parte leggermente curvata al centro, per raccogliere e fare defluire i liquidi di lavorazione.
Nella parte opposta all’ingresso si è ricavata, in tempi recenti, il vano caldaia per il condizionamento invernale degli ambienti della casa rurale principale. Il vano è stato chiuso, verso la restante parte a magazzino, con una parete in mattoni forati, intonacata e tinteggiata.
Il solaio interpiano è costituito da tre travi principali, travetti e pianelle, cui è stata sovrapposta una caldana in cls non collaborante a formare il piano di calpestio.
La struttura portante della copertura è formata da due capriate, travetti e terzere, finito con lastra di ondulina e coppi.
In origine presentava le pareti intonacate su tutti i fronti, la mancata manutenzione nel tempo ha fatto venire a mancare questo elemento di finitura. Non si hanno tracce dell’eventuale tinteggio originario.
Il corpo di fabbrica a sud, sviluppato su un unico livello, non presenta pavimentazione, le murature sono di una testa con raddoppio solo in corrispondenza dell’appoggio delle travi di copertura; sono presenti sempre la stessa tipologia di mattoni 28×14 cm.
La copertura è composta da travi, travetti e listelli, con finitura a tre strati di coppi.
Anche in questo caso in origine presentava le pareti intonacate su tutti i fronti, la mancata manutenzione nel tempo ha fatto venire a mancare questo elemento di finitura. Non si hanno tracce dell’eventuale tinteggio originario.
Le finestrature sono poche e di piccole dimensioni, mentre l’accesso sia al corpo a nord che quello a sud avviene attraverso due portoni posti sul lato ovest, prospiciente la casa rurale principale.



IL PROGETTO (dalla relazione alla richiesta di parere preliminare)
Il progetto di ristrutturazione edilizia dell’immobile denominato basso servizio, si pone tre obiettivi principali: ricavare una unità abitativa per la famiglia del figlio dei proprietari, composta dai due genitori e due figli; adeguare sismicamente l’edificio secondo le più recenti normative, in considerazione anche del fatto che l’area di Correggio è parte del cratere sismico dell’evento del 2012; rendere l’edificio NZEB in conformità con le normative del settore, ma con una attenzione alla salubrità interna ed al confort ambientale.
Tutte le aperture saranno ridefinite per adeguarle al nuovo uso e per consentire una adeguata illuminazione. In particolare nella zona pranzo, sul lato sud, si ricaverà un’ampia vetrata che potrà garantire gli apporti solari gratuiti, considerati nel calcolo energetico, per la climatizzazione invernale; solo in questo caso saranno posti in opera degli oscuranti del tipo frangisole avvolgibili a pacchetto.
La distribuzione interna degli spazi
L’unità residenziale si svilupperà con un nuovo ingresso, sul lato nord, direttamente nell’ampio soggiorno, da qui si accede alla stanza adibita a studio e alla zona pranzo-cucina ricavata nello spazio della ex barchessa; da questo spazio si accede ad un disimpegno che porta ad una uscita secondaria, al bagno-lavanderia e ad un ripostiglio.
Dal soggiorno si accede al primo piano in cui trovano posto una camera matrimoniale e due camere singole; il disimpegno serve anche per l’accesso al bagno.
L’efficienza energetica ed il confort ambientale
Molta attenzione sarà posta al tema dell’efficientamento energetico e del confort indoor, oltre che per un alto risparmio energetico anche nell’eliminazione di tutti i ponti termici che, inevitabilmente, in ristrutturazione tendono a permanere e a fare permanere tutte le conseguenze che ne seguono: tipo la formazione di muffe.
Alla presente relazione si allega il fascicolo R3 “Particolari costruttivi per l’efficienza energetica” con alcuni schemi delle soluzioni adottate per i principali nodi dell’involucro.
Si isolerà tutto l’apparato di fondazione con materiali idrofobi quali XPS o vetro cellulare; la base di pavimento del piano terra sarà isolata con XPS e il vespaio sarà formato da ciottoli di vetro cellulare.
Il rivestimento termico esterno sarà formato: sui componenti opachi verticali da uno strato di 24 cm. di pannelli in lana di roccia a densità differenziata, incollati e tassellati, finito con uno strato di intonaco con rete plastica; nelle coperture si utilizzeranno pannelli di fibra di legno con differenti densità, per uno spessore di 25 cm., finita con listellatura di ventilazione, sottocoppo e ripristino dei coppi vecchi; le finestre e le porte-finestra, compresa la porta di ingresso, saranno con telaio in legno di grosso spessore, vetri isolanti a doppia camera con gas argon; l’oscuramento sarà garantito da persiane in legno.
Le finiture interne
La pavimentazione al piano terra sarà eseguita in cotto o pietra, mentre al primo piano sarà in listelli di legno; le pareti sia al piano terra che al primo avranno un intonaco in argilla, per garantire una adeguata regolazione termoigrometrica, con i colori dipendenti dagli impasti diversi di argille.
Il solaio sarà in travetti di legno e perline sia al piano terra che al primo piano-sottotetto.
Le finiture esterne
Il telaio ed il serramento saranno, come già detto, in legno, verniciati bianchi mentre le persiane saranno, sempre in legno, verniciate color grigio.
Le pareti intonacate saranno tinteggiate con colori tipici dei nostri edifici rurali.
Alla base delle pareti esterne vi sarà una fascia frangente in ghiaietto a tutela dell’intonaco. A ghiaietto sarà anche la parte di area a nord verso via Bonacina e la parte a ovest confinante con l’edificio principale, mentre i restanti lati saranno lasciati a verde.
Gli impianti energetici e a rete
Il tipo di isolamento studiato porta ad un edificio ad alta efficienza energetica. Il condizionamento sia invernale che estivo sarà svolto dall’impianto di VMC assistito da una pompa di calore.
La produzione di acqua calda sanitaria sarà svolta da un impianto di solare termico accoppiato ad una pompa di calore.
L’ottimo orientamento delle falde a sud consente il posizionamento di pannelli fotovoltaici in maniera dimensionata per tutte le esigenze dell’edificio e degli abitanti, un accumulatore assicurerà anche l’approvvigionamento energetico notturno.